Poliabuso, il legame tra alcol e cocaina spiegato dal punto di vista clinico

Persona con tatuaggi sul petto che tiene in mano bustine trasparenti contenenti diverse sostanze (pillole rosa, polvere bianca e materiale vegetale), rappresentazione visiva del tema del poliabuso di droghe.

Il consumo simultaneo di alcol e cocaina rappresenta una combinazione pericolosa e sempre più diffusa, definibile come poliabuso. Questa pratica non solo amplifica gli effetti individuali di ciascuna sostanza, ma genera anche nuove e più gravi conseguenze per l’organismo. Comprendere come agiscono insieme alcol e cocaina è importante per riconoscere i rischi associati e sviluppare strategie efficaci di prevenzione e trattamento.

Alcol e cocaina: una combinazione ad alto rischio

Con il termine poliabuso ci si riferisce all’uso simultaneo o sequenziale di più sostanze psicoattive. L’associazione di alcol e cocaina è particolarmente insidiosa, poiché le due sostanze interagiscono nell’organismo creando composti tossici e potenziando reciprocamente i loro effetti negativi.

Formazione del cocaetilene: un metabolita tossico

Quando alcol e cocaina vengono assunti insieme, il fegato metabolizza le due sostanze producendo il cocaetilene, un composto che ha effetti più potenti e prolungati rispetto alla cocaina stessa. Il cocaetilene aumenta il rischio di tossicità cardiaca, epatica e neurologica, rendendo la combinazione di alcol e cocaina particolarmente pericolosa.

Cocaetilene, gli effetti 

  • Sistema cardiovascolare: il cocaetilene incrementa la frequenza cardiaca e la pressione arteriosa più della cocaina, compromettendo la contrattilità del muscolo cardiaco e aumentando il rischio di aritmie e infarti
  • Sistema nervoso centrale: potenzia l’inibizione della ricaptazione di dopamina e serotonina, intensificando gli effetti euforici ma anche la possibilità di comportamenti impulsivi e violenti. 
  • Fegato: la presenza simultanea di alcol rallenta l’eliminazione del cocaetilene, aumentando la sua concentrazione nel sangue e il potenziale danno epatico. 
  • Rischio di ictus: l’uso combinato di alcol e cocaina, con conseguente formazione di cocaetilene, è associato a un aumento del rischio di ictus rispetto all’uso di ciascuna sostanza presa singolarmente. 
  • Comportamenti a rischio: l’effetto disinibente dell’alcol, combinato con l’euforia indotta dal cocaetilene, può portare a un aumento del consumo di entrambe le sostanze e a comportamenti pericolosi, come il binge drinking.

Meccanismi d’azione congiunti sul sistema nervoso

Effetti della cocaina

La cocaina agisce principalmente bloccando la ricaptazione di neurotrasmettitori come dopamina, noradrenalina e serotonina, aumentando così la loro concentrazione nelle sinapsi. Questo provoca effetti stimolanti, euforici e una sensazione di potere e invincibilità. Tuttavia, l’uso prolungato può portare a danni cerebrali, psicosi e alterazioni comportamentali.

Effetti dell’alcol

L’alcol è un depressore del sistema nervoso centrale. Potenzia l’azione del GABA, il principale neurotrasmettitore inibitorio, e inibisce i recettori NMDA, riducendo l’eccitabilità neuronale. Questo porta a sedazione, riduzione dell’ansia e disinibizione. L’uso cronico può causare danni cerebrali, problemi cognitivi e dipendenza.

Interazione tra alcol e cocaina

La combinazione di alcol e cocaina altera profondamente l’equilibrio neurochimico del cervello. Il cocaetilene prodotto potenzia gli effetti euforici e stimolanti, ma aumenta anche la neurotossicità e il rischio di danni permanenti al sistema nervoso.

Bicchiere di alcol, siringa e numerose pillole colorate su un tavolo di legno, simboli del tema del poliabuso di sostanze psicoattive e dei rischi associati alla combinazione di droghe e alcol.
Bicchiere di alcol, siringa e numerose pillole colorate su un tavolo di legno, simboli del tema del poliabuso di sostanze psicoattive e dei rischi associati alla combinazione di droghe e alcol.

Conseguenze fisiologiche e psicologiche del poliabuso

  • Rischi cardiovascolari: L’assunzione combinata di alcol e cocaina aumenta significativamente il rischio di aritmie, infarti e ictus. Il cocaetilene ha effetti cardiotossici superiori a quelli della cocaina, rendendo la combinazione particolarmente pericolosa per il cuore.
  • Danni epatici e renali: Il metabolismo del cocaetilene sovraccarica il fegato, aumentando il rischio di epatotossicità. Anche i reni possono subire danni a causa della maggiore produzione di metaboliti tossici.
  • Impatti psicologici: Il poliabuso di alcol e cocaina può portare a gravi disturbi psicologici, tra cui ansia, depressione, paranoia e psicosi. 

Dipendenza incrociata e difficoltà nel trattamento

Il poliabuso di alcol e cocaina non comporta solo un aumento del rischio fisico, ma complica anche notevolmente i percorsi terapeutici. Quando due sostanze vengono assunte insieme con regolarità, il cervello sviluppa una forma di dipendenza incrociata, in cui i meccanismi neurobiologici che regolano il craving e la ricompensa diventano interdipendenti. Ciò significa che l’interruzione dell’uso di una sola sostanza spesso non è sufficiente: l’individuo  continua a cercare l’altra, generando un ciclo di ricadute frequenti.

A complicare ulteriormente il quadro, vi è spesso la negazione del problema o la sottovalutazione degli effetti del poliabuso, soprattutto nei più giovani, che percepiscono l’alcol come una sostanza “sociale” e la cocaina come uno “stimolante performativo”.

L’importanza di trattamenti innovativi: il ruolo della TMS

In presenza di poliabuso resistente alle terapie convenzionali, tecniche non farmacologiche come la Stimolazione Magnetica Transcranica (TMS) stanno guadagnando attenzione nella comunità scientifica. La TMS agisce direttamente sui circuiti neuronali coinvolti nella regolazione del craving, del comportamento compulsivo e del controllo degli impulsi, offrendo una via complementare o alternativa ai trattamenti tradizionali.

In particolare, la stimolazione della corteccia prefrontale dorsolaterale – area cruciale per le funzioni esecutive e la modulazione delle emozioni – ha dimostrato efficacia nel ridurre:

  • Il desiderio compulsivo di cocaina e alcol;
  • L’irritabilità e la vulnerabilità emotiva durante l’astinenza;
  • Le probabilità di ricaduta nel medio periodo.

L’integrazione della TMS in percorsi terapeutici personalizzati, affiancata a psicoterapia e supporto medico, rappresenta oggi una frontiera promettente nel trattamento del poliabuso, soprattutto per pazienti con lunga storia di dipendenza o comorbilità psichiatriche.

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