Una nuova speranza contro la dipendenza da cocaina: il trattamento con rTMS

Il disturbo da uso di cocaina (DUC) è una condizione sempre più diffusa e complessa, che mette a dura prova la salute mentale e fisica di chi ne soffre. Secondo i dati più recenti, milioni di persone in Europa fanno uso di cocaina, e sempre più spesso si rivolgono a strutture specializzate per cercare aiuto.

In questo contesto, la Fondazione Novella Fronda ha recentemente pubblicato una delle ricerche più ampie mai condotte su questo tema. Lo studio, appena uscito sulla rivista scientifica Journal of Substance Use and Addiction Treatment (24 aprile 2025), ha coinvolto oltre 1000 pazienti trattati tra il 2013 e il 2021, e ha valutato l’efficacia di un innovativo approccio terapeutico multidisciplinare basato sulla tecnica della Stimolazione Magnetica Transcranica Ripetitiva (rTMS).

Con grande orgoglio, il Dott. Luigi Gallimberti ha partecipato attivamente alla stesura dell’articolo scientifico pubblicato, contribuendo con la sua pluriennale esperienza clinica e di ricercatore nel campo delle dipendenze.

Cos’è la rTMS? 

La rTMS è una tecnica non invasiva che utilizza impulsi magnetici per stimolare specifiche aree del cervello. Non richiede chirurgia né anestesia, e viene praticata ambulatorialmente. In questo caso, la stimolazione è mirata a una regione cerebrale chiamata corteccia prefrontale dorsolaterale sinistra, coinvolta nei processi decisionali, nella regolazione delle emozioni e nel controllo degli impulsi.

Lo scopo è quello di “riattivare” le connessioni cerebrali che, nei pazienti che soffrono di dipendenza da cocaina, risultano spesso compromesse. Questa tecnica si sta dimostrando sempre più promettente nel ridurre il desiderio compulsivo di cocaina (craving), migliorare l’umore e aumentare la capacità di fronteggiare l’astinenza.

Uno studio senza precedenti 

La ricerca condotta dalla Fondazione Novella Fronda si distingue per la portata e l’approccio: con un campione di ben 1.011 pazienti, rappresenta uno degli studi più ampi mai realizzati sul trattamento del disturbo da uso di cocaina (DUC) tramite rTMS. Il protocollo terapeutico si è basato su un approccio multidisciplinare e personalizzato, adattato alle esigenze specifiche di ciascun individuo. Ogni paziente ha seguito un piano di cura su misura, che comprendeva::

  • sessioni regolari di stimolazione magnetica transcranica ripetitiva (rTMS),
  • counseling psicologico continuativo,
  • psicoterapia individuale nei casi indicati,
  • trattamento farmacologico mirato.

Il programma terapeutico si articolava in tre fasi progressive: una fase iniziale intensiva di disintossicazione (5 giorni consecutivi), una fase intermedia di tre mesi con incontri settimanali, e infine una fase di stabilizzazione di altri tre mesi con controlli mensili. In molti casi, il monitoraggio clinico si è protratto fino a un anno.

Cosa ci dicono i risultati?

Lo studio si è focalizzato sull’analisi di quattro  indicatori fondamentali per valutare l’efficacia del trattamento multidisciplinare con rTMS nei pazienti con disturbo da uso di cocaina (DUC): 

  • Il tempo alla prima ricaduta – ovvero quanti giorni i pazienti riuscivano a mantenere l’astinenza dopo l’inizio del trattamento. Questo indicatore è cruciale per misurare l’impatto del protocollo nelle prime fasi, spesso le più vulnerabili.
  • La durata della permanenza nel programma terapeutico – perché una maggiore adesione al percorso di cura è fortemente associata a esiti positivi nel medio e lungo termine. Capire quali fattori aiutano i pazienti a non abbandonare il trattamento è essenziale per migliorarne l’efficacia.
  • L’andamento dell’uso mensile di cocaina nel tempo – un parametro che permette di osservare se, e quanto, la frequenza d’uso si riduce progressivamente durante e dopo l’intervento.
  • Le variazioni della sintomatologia associata al disturbo da uso di cocaina (DUC) – spesso il Disturbo da uso di cocaina e l’astinenza si associano a diversi sintomi, ad esempio la deflessione del tono dell’umore o stati d’ansia importanti che tendono a ridursi ai trattamenti rTMS portando ad un miglioramento significativo della qualità di vita del paziente. 

Attraverso questi obiettivi, lo studio ha voluto non solo valutare l’efficacia generale del trattamento, ma anche identificare i fattori di rischio e di protezione che possono influenzare il percorso di ciascun paziente.

Fattori che favoriscono il successo terapeutico

Dall’analisi dei dati sono emersi alcuni elementi chiave che aumentano significativamente le probabilità di una risposta positiva al trattamento. In particolare:

  • L’iniziativa personale : i pazienti che hanno scelto autonomamente di intraprendere il percorso di cura hanno mostrato un rischio di ricaduta sensibilmente più basso e una maggiore probabilità di portare a termine il programma.
  • L’avvio del trattamento in regime residenziale: iniziare con una fase intensiva in clinica ha contribuito a creare le condizioni ideali per affrontare i primi giorni di astinenza, generalmente i più delicati.
  • L’elevato numero di sessioni di rTMS ad alta frequenza (HF-rTMS) sulla corteccia prefrontale sinistra (DLPFC): questo tipo di stimolazione si è dimostrato efficace nel ridurre craving, ansia, depressione e impulsività, elementi spesso correlati alla ricaduta.

L’inserimento in un percorso di psicoterapia individuale, laddove indicato, si è rivelato fondamentale per rafforzare la tenuta emotiva e prevenire l’interruzione precoce del trattamento.

Fattori associati a un maggiore rischio di ricaduta

Lo studio ha evidenziato anche una serie di condizioni che aumentano la probabilità di ricaduta precoce o abbandono del programma:

  • La presenza di comorbidità psichiatriche: in particolare disturbi di personalità, altre dipendenze e alcolismo, ha inciso negativamente sull’esito del trattamento.
  • Un craving elevato all’ingresso: i pazienti che mostravano un forte desiderio di assumere cocaina all’inizio del percorso erano più a rischio di tornare all’uso.
  • L’assunzione di cocaina nei tre giorni precedenti l’ammissione in clinica è risultata predittiva di una minore tenuta nei primi mesi di trattamento.
  • Il numero di farmaci prescritti (soprattutto in presenza di poli-terapia psichiatrica) si è associato a un maggiore tasso di abbandono, suggerendo una maggiore complessità clinica.

Benefici estesi: umore e qualità del sonno in miglioramento

Uno degli aspetti più rilevanti emersi dallo studio riguarda gli effetti positivi della rTMS non solo sul craving, ma anche su altri sintomi psicologici comunemente associati alla dipendenza da cocaina. In particolare, i pazienti che hanno ricevuto un numero più elevato di sessioni di rTMS ad alta frequenza (HF-rTMS) sulla corteccia prefrontale sinistra hanno riportato un significativo miglioramento dei livelli di ansia, deflessione del tono dell’umore e qualità del sonno.

Questi risultati suggeriscono che i benefici della stimolazione magnetica vanno ben oltre la semplice riduzione del desiderio compulsivo di sostanza. Il trattamento sembra infatti agire in maniera più ampia sulla regolazione emotiva e sul benessere psico-fisico generale, contribuendo così a rafforzare la stabilità del percorso terapeutico e a ridurre il rischio di ricaduta.

Un modello terapeutico realmente integrato

Ciò che rende questo studio particolarmente innovativo è l’integrazione sinergica tra approcci terapeutici diversi, ciascuno con un ruolo ben definito all’interno di un percorso costruito attorno alla persona. La rTMS, pur rappresentando il fulcro tecnologico dell’intervento, non viene utilizzata come soluzione isolata, ma inserita all’interno di un trattamento multidimensionale che include counseling psicologico, psicoterapia individuale, e supporto medico e farmacologico, quando necessario.

È proprio questa integrazione tra tecnologia e relazione terapeutica a rappresentare la vera forza del programma: un approccio capace di rispondere contemporaneamente ai bisogni neurologici, psicologici ed emotivi del paziente. I risultati parlano chiaro: questo modello aumenta in modo significativo la probabilità che la persona rimanga in trattamento, lo porti a termine e, soprattutto, mantenga l’astinenza nel tempo.

Effetti collaterali? Rari, lievi e facilmente gestibili

Uno degli aspetti più incoraggianti emersi dallo studio riguarda la sicurezza della rTMS. Su oltre mille pazienti trattati, gli effetti collaterali osservati sono stati poco frequenti e di lieve entità, principalmente cefalee transitorie o sensazioni di fastidio al cuoio capelluto nelle prime sedute. In un numero estremamente limitato di casi è stata necessaria la sospensione temporanea del trattamento, con risoluzione spontanea dei sintomi nel giro di pochi giorni.Questi dati confermano l’elevata tollerabilità della rTMS, anche in una popolazione clinicamente complessa e vulnerabile come quella con disturbo da uso di cocaina. La sicurezza del trattamento rappresenta un ulteriore punto di forza nel considerarlo come componente stabile all’interno di percorsi terapeutici integrati.

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